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Al ritorno dal suo viaggio in Sicilia Guy de Maupassant pubblica un resoconto del suo "vagabondare", dal titolo La Sicile (1886). Non è che un abbozzo di quella che sarà la forma definitiva che assumerà, nel 1890, il racconto del suo gran tour nella Vie Errante, l'ultimo dei suoi memoriali dopo Au Soleil (1884) e Sur l'eau (1888)... Nell'"isola di fuoco", nel "granaio d'Italia", nel "paese degli aranci", ...la terra fiorita la cui aria, in primavera, è solo un profumo; e accende, ogni sera, sopra i mari, il mostruoso faro dell'Etna, il vulcano più grande d'Europa... Maupassant non solo seguirà gli itinerari più tradizionali, ma anche quelli più inusuali. Ma la Sicilia "strano e divino museo di architettura", dove "una gioia deliziosa" lo spinge a visitare i suoi "squisiti monumenti", non riuscirà a lenire il suo stato d'animo afflitto e travagliato.